La Cucina Botanica fa dimagrire
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La Cucina Botanica fa dimagrire 5 Ricette

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La Cucina Botanica fa dimagrire

La Cucina Botanica fa dimagrire è salutare

La Cucina Botanica fa dimagrire assurdo, ma la spiegazione c’è. Mediamente, in Italia si assume il 15% delle calorie giornaliere sotto forma di proteine (il doppio di quello di cui avremmo bisogno: dovremmo stare intorno all’8% secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità). Chi sta sotto questo 15%, non ha tendenza a ingrassare. Chi sta sopra il 20%, sì.

Penserete alle diete iperproteiche, che contraddicono clamorosamente quanto sopra. Invece no: le diete iperproteiche costringono l’organismo ad assumere il 50, 60% di proteine sul totale di calorie giornaliere. Se normalmente bruciamo carboidrati e i grassi, in una situazione del genere il nostro organismo si trova costretto a bruciare proprio le proteine. Quando il nostro brucia delle proteine, si rilasciano delle sostanze tossiche al suo interno, le quali vanno a intossicare il centro dell’appetito. Proprio perché il corpo si sta intossicando, l’appetito viene meno. Mangiare di meno, chiaramente, fa dimagrire.

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La Cucina Botanica fa dimagrire

La Cucina Botanica fa dimagrire è naturale

Penserete alle diete iperproteiche, che contraddicono clamorosamente quanto sopra. Invece no: le diete iperproteiche costringono l’organismo ad assumere il 50, 60% di proteine sul totale di calorie giornaliere. Se normalmente bruciamo carboidrati e i grassi, in una situazione del genere il nostro organismo si trova costretto a bruciare proprio le proteine. Quando il nostro brucia delle proteine, si rilasciano delle sostanze tossiche al suo interno, le quali vanno a intossicare il centro dell’appetito. Proprio perché il corpo si sta intossicando, l’appetito viene meno. Mangiare di meno, chiaramente, fa dimagrire.

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Ecco allora quali sono i grassi migliori per la nostra salute:

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La Cucina Botanica fa dimagrire distacca il pensiero

Hai mai pensato che ciò che chiamiamo “fame” è molto spesso la manifestazione di qualcos’altro?

A volte si tratta di emozioni che, la Cucina Botanica fa dimagrire a seconda della situazione, chiedono di essere manifestate o messe a tacere. Molto spesso infatti abbiamo fame di compagnia, affetto, comprensione, appoggio, tranquillità… O, al contrario, vorremmo riempire una mancanza di sicurezza in noi stessi o un disinteresse nel nostro lavoro.

Provando a distaccarci dal pensiero del cibo, osservando la situazione dall’esterno, riusciremo probabilmente a capire quali sono i momenti in cui mangiamo per calmare le nostre emozioni. Potremmo concederci un’opportunità per crescere interiormente e vivere più in salute.

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La Cucina Botanica fa dimagrire

Le fami improvvise possono indicare molto altro al di là di sensazioni semplici come la fame o la sete. Carenze di nutrienti con la cucina botanica possono portare a desiderare gli alimenti che possano compensare queste mancanze, la fame in questo caso potrebbe essere di cibi pieni di vitamine e minerali. Allo stesso modo le fami improvvise possono manifestare carenze emozionali, desideri di accettazione, sostegno, amore… In questi casi siamo più portati a desiderare alimenti specifici, spesso dolci, salati o grassi, in quanto li desideriamo inconsciamente per donarci piacere e sopperire a una qualche mancanza.

Queste sono alcune cause di fame improvvisa, in cui qualcuno di noi si potrà ritrovare:

  • Disidratazione
  • Nostalgia
  • Mancanza di nutrienti
  • Emozioni
  • Dieta scorretta

La Cucina Botanica fa dimagrire distinguere fame reale da fame emozionale?

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La Cucina Botanica fa dimagrire

La Cucina Botanica FAME REALE:

  1. Compare poco a poco
  2. Siamo aperti a diverse opzioni di alimenti
  3. Non è necessario soddisfarla immediatamente
  4. Smettiamo di mangiare quando siamo pieni
  5. Ci sentiamo bene quando finiamo di mangiare

La Cucina Botanica FAME EMOTIVA:

  1. Arriva all’improvviso
  2. Abbiamo fame di un determinato alimento
  3. Dobbiamo soddisfarla immediatamente
  4. Continuiamo a mangiare anche quando siamo pieni
  5. Ci sentiamo colpevoli, insoddisfatti, pentiti di aver mangiato

Nasciamo tutti in grado di mangiare quando abbiamo fame e smettere quando siamo pieni. Durante l’infanzia, si mangia solo per lo stimolo di fame. Inconsciamente durante la crescita iniziamo ad associare i momenti felici con il cibo, anche a causa delle pubblicità che ci bombardano con questa idea. Iniziamo a credere che il cibo ci allevierà se abbiamo avuto una giornata pesante, ci consolerà se siamo stati scaricati, ci farà sentire più uniti ai nostri amici.

La Cucina botanica 5 ricette

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banana bread cucina botanica

Banana Bread Vegan e Senza Glutine

Prendiamo una grande ciotola, sbucciamo 3 banane e spezzettiamo, aggiungiamo 100 grammi di latte vegetale (io uso latte di soia) e 120 grammi di zucchero grezzo. Se le banane sono molto mature, potete diminuire lo zucchero grezzo. Frulliamo tutto fin quando tutto sarà bello liscio, aggiungiamo mezzo cucchiaino di sale, un cucchiaino bello pieno di cannella, e 220g di farina di riso. (viene bene con qualsiasi farina: sorgo, teff, grano saraceno, miglio, quinoa, amaranto). Aggiungere la farina a poco a poco, sempre mescolando, e la inglobiamo bene. Aggiungere il lievito: io uso il lievito per dolci, 16 grammi.

Infine, (completamente facoltativo aggiungiamo 80g di frutta secca: noci, mandorle, anacardi o scaglie di cioccolato) . Ottenuto il composto liscio e omogeneo, lo versiamo nello stampo con la carta forno e lo decoriamo come preferiamo. Tipo una banana tagliata per il lungo e qualche altra noce a pezzetti. Cuociamo il nostro banana bread in forno statico a 170°C per 50 minuti circa, o finché il nostro banana bread non sarà bello dorato.

Focaccia Cucina Botanica

PER L’IMPASTO

  • 250gr Farina 00
  • 250gr Farina di Semola rimacinata
  • 21 gr Lievito di birra disidratato
  • 2 cucchiaini di Zucchero
  • 1 cucchiaino di Sale
  • 2 cucchiai di Olio EVO
  • 250ml di acqua
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PER LA DECORAZIONE

  • 1 cipolla rossa
  • 2 cipollotti
  • un mazzetto di asparagi verdi
  • semi di zucca
  • ciuffi di prezzemolo

PROCEDIMENTO

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  1. Per preparare la base della nostra focaccia procedete come segue: in un contenitore capiente versate le farine, il lievito disidratato, il sale e lo zucchero (quest’ultimo servirà per attivare il lievito). Unite l’olio e, a poco a poco l’acqua tiepida, avendo cura di impastare continuamente per circa 10 minuti;
  2. Trasferite l’impasto su un piano di lavoro e continuate ad impastare, cercando di fargli incamerare più aria possibile, fino a che risulterà liscio ed elastico;
  3. Formate una palla con l’impasto così ottenuto, trasferitelo in una ciotola e coprite quest’ultima con la pellicola trasparente. Ponete il tutto nel forno spento con solo la luce accesa, e lasciate lievitare l’impasto per circa 1 ora;
  4. Trascorso il tempo necessario per la lievitazione dell’impasto, prendete una teglia da forno, rivestitela con carta forno e stendete l’impasto con cura: partendo dal centro e spingendo delicatamente con le dita verso i bordi;
  5. A parte affettate la cipolla e i cipollotti, pulite i gambi degli asparagi e componente a vostra fantasia la decorazione;
  6. In un bicchiere, versate in parti uguali mezza tazzina da caffè di olio d’oliva e mezza tazzina di acqua. Sbattete il tutto energicamente con una forchetta e, aiutandovi con un pennello da cucina, spennellate tutta la superficie della focaccia;
  7. Infornate il tutto in forno staticoimpostato a 220°C per 15 minuti;
  8. Trascorso il tempo indicato, estraete dal forno la focaccia, spennellatela con un po’ di olio e servitela.
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Hummus Cucina Botanica

Hummus Cucina Botanica

Inserite 250g di ceci nel frullatore e bagnateli con il succo di un limone, aggiungete mezzo spicchio d’aglio cucchiaio salsa Tahini macinata di pepe 3 cucchiai d’olio prezzemolo fresco. Frullate fino a ottenere una consistenza molto cremosa. Aggiustate di sale e mezzo bicchiere d’acqua piano piano, se si desidera una consistenza più fluida. Continuate a frullare finché i sapori non si amalgamano bene. C’è chi preferisce un hummus molto “liscio” e chi più granuloso, io faccio parte della prima squadra.

Cinnamon Rolls Vegani Cucina Botanica

Partiamo con 200g di latte di soia, o altro latte vegetale, che scalderemo fino a raggiungere una temperatura di circa 40 gradi. Poi aggiungeremo al suo interno 5g di lievito di birra secco. Mescoliamo per distribuire il tutto e lo lasciamo riposare per qualche minuto. Non importa che il lievito si sciolga alla perfezione in questa fase, se rimane qualche grumo non preoccupatevi.

Ora prendiamo una ciotola capiente e versiamo al suo interno 400g di farina 0. Potete usare, in alternativa, anche la farina di farro o la farina integrale, anche se in questo caso ovviamente il sapore sarà meno delicato e dovrete lasciar lievitare l’impasto più a lungo.

Aggiungiamo poi 40g di zucchero: io ho usato quello di canna, ma va bene qualsiasi tipo di zucchero. Uniamo poi 4 grammi di sale, ovvero circa un cucchiaino raso. Mescoliamo per amalgamare il tutto e, una volta fatto, possiamo aggiungere mix di latte e lievito che abbiamo preparato prima.

Iniziamo ad amalgamarli con un cucchiaio, e poi passiamo all’impasto con le mani.

Mentre impastiamo, aggiungiamo anche 1 cucchiaio di olio di semi di girasole, di cocco o di un altro olio dal sapore leggero e poco invadente, che ci aiuterà a rendere l’impasto piu elastico.

Una volta terminato di impastare, avremo ottenuto una pallina bella liscia ed elastica. Adesso la lasciamo a lievitare, coperta con la pellicola, per un’oretta. Una volta passata l’ora, la nostra pallina sarà cresciuta di volume, piu o meno raddoppiando. Infariniamo il piano di lavoro e la pallina stessa, iniziando a stenderla con le mani. Passiamo poi al matterello, cercando di formare un rettangolo, mantendo uno spessore di circa 4-5mm.

Una volta fatto, prendiamo 60g di zucchero di canna e ci aggiungiamo 2 bei cucchiaini di cannella. Questo sarà il semplicissimo ripieno dei nostri Cinnamon Rolls. Mescoliamo, ed è pronto.

Prima di spargerlo sul rettangolo di impasto, oliamo leggermente tutta la sua superficie con l’olio di semi di girasole, ne basta un cucchiaio. In questo modo, il mix di cannella aderirà molto meglio. Ora possiamo distribuirlo sulla superficie del rettangolo. Se ve ne avanza un pochino, nessun problema, tra poco vi svelerò come usarlo.

Ora possiamo arrotolare il nostro rettangolo, lo faremo dal lato più lungo ovviamente. Adesso lo dividiamo in 12 pezzi: io vi consiglio di dividerlo prima in 4 parti uguali, e poi di dividere ciascuna parte in 3 pezzettini.

Per cuocerli, io ho scelto una teglia di media grandezza, la mia è rettangolare, ma vanno benissimo anche le tortiere rotonde. Anche qui mettiamo 1 cucchiaio d’olio di semi, per non farli attaccare, e, se prima vi è avanzato un po’ di mix alla cannella, potete metterlo qui, sul fondo della teglia.

E ora disponiamo tutti i cinnamon Rolls al suo interno. Li copriamo nuovamente, sempre con la pellicola, e li lasciamo lievitare per altre 2-3 ore. Una volta trascorso questo tempo, saranno ulteriormente cresciuti. Ora possiamo infornarli, per mezz’ora in forno statico a 180 gradi.

Da cotti saranno soffici, dorati e profumatissimi.

Nella ricetta tradizionale, i cinnamon rolls vengono cosparsi con una glassa fatta di cream cheese e zucchero, ma io devo ammettere che non sono una grande amante di questa crema, quindi li ho semplicemente terminati con dello zucchero a velo.

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La Cucina Botanica fa dimagrire 5 Ricette 1

L’alimentazione sottile e armonica per mezzo di un alchimista che lavora il proprio composto eterogeneo, rendendolo più omogeneo e sinergico, convertendo parte della terra in acqua, parte dell’acqua in aria e parte dell’aria in un fuoco elevato, il tutto per formare la quintessenza di piatti che sembrano magie.Nutrire è una speciale Alchimia. Qui ho voluto creare una pozione unica mescolando leggenda e scienza, tra Cuore, Cultura e Cucina.

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