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Le birre piu’ strane al mondo

Ingredienti bizzarri esotici e inusuali da tutto il mondo che sono realmente finiti nei tini dei birrifici sparsi per il globo, soprattutto agli Stati Uniti.Un nuovo soggetto si sta affacciando nell’universo delle birre artigianali: le Ipa, ovvero le India Pale Ales. Sono prodotte con aggiunta di lattosio per dare alla birra un corpo più pieno e hanno gusti stravaganti e ingredienti più originali. Le sperimentazioni sono talmente recenti che il Beer Judge Certification Program non ha ancora riconosciuto e codificato questa categoria, ma in America la sperimentazione è già più che avanzata e molti prodotti sono già in commercio.

Bilk dell’Abashiri Beer Brewpub

Nella regione dell’Hokkaido ci fu un surplus di latte e dunque il birraio decise di utilizzarne un pò per preparare questa birra al latte, facendo attenzione a mantenerla ad una temperatura inferiore al latte bollente. Bilk è l’unione delle parole beer (birra) e milk (latte).  bilk

Squid Ink di Pacific Brewing Laboratory (USA) con nero di seppia

Come si sa le IPA in versione americana sono onnipresenti nel moderno mondo della birra artigianale e qualcuno ha pensato bene di andare oltre i profumi di frutta tropicale e le note resinose. La Squid Ink è infatti una Black Ipa di 7° alc. dove il colore non è dato tanto dall’utilizzo di malti tostati, ma… dal nero di seppia! Viene presentata come una West Coast Ipa con leggere salinità marine. Squid ink

Peanut Butter Raincloud di Foolproof Brewing Company (USA) con burro di arachidi

Restiamo negli Usa, dove a Pawtucket (Rhode Island) Foolproof mette il proprio sigillo su una Porter, il cui additivo è il burro di noccioline. Una guest star che, alla prova del consumo, risulta ai più prevaricante. Peanut Butter beard beer

Beard Beer di Rogue (USA) con lieviti selvatici ricavati dalla barba del birraio

In una compagine come questa non avrebbe potuto mancare la convocazione per la Beard Beer della premiata scuderia Rogue (Oregon): una Belgian Ale fermentata con cellule di lievito selvatico attecchite tra i filamenti della barba del brewmaster John Maier. Barba che è la stessa dal 1978: nessuna sorpresa quindi, dicono quelli di Newport, che ospiti microorganismi del genere, avendo partecipato, aggrappata al mento del suo proprietario, alle migliaia e migliaia di cotte da lui presiedute. Quando si dice che nelle birre artigianali è possibile trovare qualcosa del proprio creatore.. marshmallow

Dinos’mores di Color Brewing (USA) con crema spalmabile al gusto di marshmallow

Da Chicago, dove la Color Brewing ha convocato Amager e  West Lakeview Liquors con l’obiettivo di partorire una Imperial Stout davvero bizzarra. Dall’incontro ne sono usciti vincenti questi ingredienti in più: farina di Graham (una varietà integrale), vaniglia, semi di cacao e crema spalmabile al gusto di marshmallow. saison dell'aragosta

Saison dell’aragosta di Oxbow Brewing (USA) e Birrificio del Ducato (ITA) con aragosta

Le aragoste del Maine nel corso del processo produttivo nuotano letteralmente nella birra. Questa produzione decisamente estrema nasce da una oramai consolidata collaborazione tra il birrificio americano Oxbow Brewing e Giovanni Campari, birraio del Birrificio del Ducato. A produrre questa Saison in 3mila bottiglie è il marchio craft del Maine, ma l’idea, è del mastro birraio italiano. Le aragoste vengono inserite nel mosto e lasciate a “cuocere”, quindi il carapace viene svuotato della carne, e reinserito in infusione con l’aggiunta di una piccola quantità di sale marino locale. Il risultato, è una birra con un leggero sentore di aragosta. roguebacon

Voodoo Bacon Maple Ale di Rogue (USA) con bacon e sciroppo d’acero

Gli americani, è cosa nota, vanno pazzi per il bacon. Non poteva sottrarsi Rogue che con la Voodoo Bacon Maple Ale ripropone la pancetta affumicata, protagonista assieme ad una spruzzatina di sciroppo d’acero, che non guasta mai. Boqueron
Boqueron, Microbirrificio Xativa, Spagna, con acqua di mare del Mediterraneo Con acqua di mare , che viene poi desalinizzata e filtrata. Profumo piccante e maltato, con una nota matura di banana accompagnata da agrumi. Da abbinare a piatti salati, affumicati, sushi e, neanche a dirlo, piatti di pesce.

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