San Valentino
San Valentino Wedding

San Valentino amore e odio

Quando si parla di questa festa ci si divide sempre, per questo oggi vogliamo parlare di San Valentino amore e odio. Siamo abituati ormai da decenni a prepararci al 14 febbraio consapevoli della presenza di una festività importante per tutti gli innamorati, cioè per San Valentino. E negli ultimi anni il bombardamento mediatico commerciale attorno a questa festività ci fa sentire sempre più l’obbligo di dover onorare questo giorno non per volontà ma solo per consumismo e quindi controvoglia.

Oggi voglio analizzare quindi con voi i motivi che hanno portato il 14 febbraio a diventare la data legata alla celebrazione dell’amore.

Partiamo dal nome: San Valentino

San Valentino amore e odio 1
San Valentino amore e odio

Le origini del nome si rifanno ovviamente ad un omonimo martire cristiano: San Valentino di Terni.

Valentino era un vescovo curatore che, in cambio della conversione, curò il figlio di Cratone, affetto da una rarissima patologia neurologica. Dopo la miracolosa guarigione, oltre alla famiglia di Cratone però si convertì anche Abbondio, figlio del prefetto che per questo motivo decise di intervenire. Valentino fu torturato e decapitato il giorno 14 febbraio 273 diventando in seguito martire e patrono degli epilettici per le sue capacità curative, oltre che degli innamorati.

Ma perché degli innamorati?

L’origine di questa associazione a San Valentino non è legata quindi tanto alle vicende del santo, quanto invece ad una festa pagana precedente che, come per altre ricorrenze, doveva in qualche modo essere sostituita: la festa dei Lupercali, festività che i latini festeggiavano nei giorni nefasti (a causa dei lupi che assalivano le greggi) dell’inverno, con culmine il 15 febbraio. In questi mesi nefasti si riteneva pure che ci fosse sterilità tra donne e uomini e per questo motivo si svolgevano riti e preghiere dai quali ebbe origine l’attinenza stretta alla sfera affettiva legata alla festa.

San Valentino amore e odio
San Valentino amore e odio

Tradizioni

Il giorno di San Valentino è comune usanza regalare cioccolatini perché, quando prese piede questa usanza, il cioccolato era considerato un prodotto di lusso, costoso e raffinato, oltre che con un ottimo sapore. Pertanto era un regalo da considerarsi sicuramente di gradimento.

Ma il forte legame di questa festa con il cioccolato più che con i gesti, è da attribuirsi al Giappone, dove l’importazione della festa di origine occidentale fu puramente a fini commerciali, tramutandosi non tanto in una giornata di gesti affettuosi e significativi, ma in un gesto commerciale e non legato alla sfera affettiva. Infatti divenne dagli anni ’50 tradizione in Giappone che le donne regalassero cioccolato agli uomini, ma non solo al proprio compagno, bensì anche a colleghi e amici di sesso maschile. Usanza che poi prevede che il gesto venga poi ricambiato dall’uomo non il giorno stesso ma un mese dopo, durante il “White Day” del 14 marzo.

Tornando in occidente

San Valentino amore e odio
San Valentino amore e odio

Questa usanza commerciale si ritorse poi in Italia, dove il gesto tornò sì legato alla sfera emotiva e non per forza da parte della donna all’uomo, ma comunque legato al cioccolato come in Giappone.

Uno sguardo al mondo

Ma nel resto del mondo le usanze variano molto, infatti per esempio negli Stati Uniti l’usanza non prevede il regalo di cioccolatini, bensì di caramelle a forma di cuore con sopra scritte frasi romantiche. Mentre in Finlandia la festa è dedicata agli amici, infatti viene chiamata “Friend’s Day” e ci si scambiano regali di vario genere: dalle rose, ai bigliettini, regali o dolciumi. In Peru è molto di uso comune sposarsi proprio durante questa e il regalo simbolo di San Valentino è l’orchidea, che in quel paese sboccia proprio a febbraio. In Brasile invece non si festeggia proprio la ricorrenza, che viene sostituita da San Antonio il 12 giugno, come festa del matrimonio.

Ci sono infine parti del mondo dove questa festa dal sapore occidentale viene addirittura proibita e per motivi culturali il 14 febbraio quindi è vietato fare festa in India, Malesia, Arabia e in alcune zone del Pakistan.

Ne vale la pena? San Valentino amore e odio

San Valentino amore e odio
San Valentino amore e odio

Analizzando e facendo le ricerche emerge chiaro come l’aspetto attuale di San Valentino sia a puro scopo commerciale, seppur abbia origini antiche e mitologiche simili a tante altre feste. Possiamo concludere quindi che si: può essere una festa commerciale, pluri-sfruttata da aziende al solo scopo di vendere i propri prodotti, ma tutto ciò dipende sempre da come poi viene vissuta dal singolo. Infatti le stesse considerazioni si possono fare anche per Natale, Pasqua, Ferragosto o altri.

Ma d’altra parte si può arricchire la giornata di significati personali, legati ai rapporti che ognuno istaura con i propri cari, come avviene per il Natale, dove, nonostante sia usanza commerciale fare dei doni, possiamo sfruttare l’usanza per fare doni pieni di intimi significati e di affetto, anziché incartare oggetti convenzionali ed in sconto trovati all’ultimo nel primo centro commerciale disponibile. Allo stesso modo voglio invitare i lettori a vedere quindi San Valentino non come un obbligo, ma un’occasione per pensare ai nostri affetti più cari e anziché regalare una miscela di zucchero, burro e cacao, a questo punto il cioccolato regalato avrà tutt’altro sapore, così come qualunque altro gesto compiuto in questa ricorrenza.

San Valentino amore e odio 2

Qualche idea

Come catering potremmo si proporvi una cena a due. Ma non vogliamo essere banali e commerciali. Ci teniamo alle esigenze dei nostri clienti, pertanto possiamo solo consigliarvi di contattarci e dirci in maniera più accurata possibile quali sono i gusti della persona alla quale vorrete regalare l’opportunità di ricevere una cena a due. In modo tale da rendere il regalo personalizzato e non banale o commerciale.

Un caloroso saluto da Miriam Rossi di catering Grash

5 thoughts on “San Valentino amore e odio”

  1. Sono ormai anni che non festeggio questa festa cosi come tutte le festività occidentali che hanno ormai perso il significato simbolico, per dar spazio al mero consumismo e merceficazione. Dovremmo rincominciare a dare i valori giusti alle nostre feste e ritornare hai valori essenziali di colletività che oggi sempre più stanno venendo meno, per dare spazio all’edonismo.

    1. Buongiorno Giovanni, grazie per aver condiviso la tua opinione. Hai ragione dovremmo ritrovare il vero senso delle festività senza farci coinvolgere troppo dal lato commerciale.

  2. Un articolo molto interessante, affronta in maniera chiara il dualismo del giorno di San Valentino tra amore e consumismo, evidenziando le sue origini storiche e culturali.
    L’analisi delle diverse tradizioni nel mondo arricchisce il contenuto, rendendolo informativo e coinvolgente. La riflessione finale invita a vivere la ricorrenza con autenticità, senza farsi condizionare dal lato commerciale. Ottimo

    1. Grazie Emilio per il tuo feedback. Mi fa piacere che l’articolo sia risultato coinvolgente e abbia arricchito la conoscenza sull’argomento.

  3. Buongiorno, ho letto l’ articolo con molta curiosità. Sapevo del nome legato al martire Valentino e sono rimasta colpita dalle altre curiosità e tradizioni legate a questa festività.
    L’ articolo tocca un tema importante, l’ aspetto del consumismo. Ma è vero anche che tocca a noi saper scegliere il modo giusto per festeggiarlo.
    Ottima la vostra proposta per sorprendere i nostri affetti più cari.
    Sicuramente vi terrò in considerazione anche per le altre ricorrenze perché l’ amore va festeggiato tutto l’ anno.

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