Nonostante oggi in Cina venga utilizzato ormai, come nel resto del mondo, il calendario gregoriano (a partire dal 1912, anno dell’abolizione), restano ad oggi ancora attive le tradizioni e feste dell’antica Cina, tra cui il Capodanno.
Il Capodanno cinese è un momento di grande importanza non solo in Cina, ma viene festeggiato da molti popoli nell’estremo oriente, oltre ad essere ormai da diversi anni un’attrattiva per turisti e curiosi da tutto il mondo, dove viene festeggiato in maniera ridotta dalle comunità di origine orientale presenti nel territorio.
Questa festa non ha un giorno preciso, infatti segue i cicli lunari e corrisponde alla seconda luna nuova dopo il solstizio d’inverno (tra il 21 gennaio e il 20 febbraio).
Ma partiamo dalle origini…
Sommario
Il calendario cinese
In Cina già dall’epoca di Marco Polo, la divisione del tempo era scandagliata diversamente che in occidente: il giorno iniziava a mezzanotte (come in occidente) ma la suddivisione delle ore funzionava diversamente: infatti ogni ora cinese (shì) aveva la durata di due ore, suddividendo così il giorno in 12 shì (suddivisione che attualmente non viene più utilizzata per uniformità con il resto del mondo).
La suddivisione dei mesi era spartita sì in 12, ma ogni mese iniziava con la nuova fase della luna. Questo tranne negli anni in cui le fasi lunari sono 13, infatti in quell’anno ci saranno 13 mesi, uno per ogni fase lunare e non, come nel nostro caso, in base ad un numero prestabilito di giorni (ricordiamo che le fasi lunari hanno un ciclo di 28 o 29 giorni in base al periodo dell’anno).
Altra particolarità nel calcolo del tempo per i cinesi è la suddivisione degli anni: infatti fino all’anno 1911 gli anni venivano calcolati dal momento dell’ascesa al trono di ogni imperatore, creando così le varie dinastie.
Da tutte queste nozioni, possiamo intuire come, per la stessa logica, il Capodanno possa non avere una data fissa, ma variabile in base al ciclo lunare.
Astrologia cinese
Un altro elemento strettamente legato alla differenza di suddivisione del tempo è lo zodiaco, suddiviso anche in questo caso in 12, ma non visto con una suddivisione in mesi ma bensì in anni.
Secondo una delle tante leggende popolari, arrivato al termine dei suoi giorni terreni, Buddha chiamò tutti gli animali della Terra per un ultimo saluto, ma furono solo il topo, il bufalo, la tigre, il coniglio, il drago, il serpente, il cavallo, la capra, la scimmia, il gallo, il cane ed il maiale a presentarsi e, per questo motivo, Buddha decise di ricompensarli dedicando a loro il nome di ogni anno del ciclo lunare, partendo dal primo arrivato (il topo), sino all’ultimo (il maiale).
Con l’arrivo di ogni nuovo anno quindi si celebra anche l’animale a cui è dedicato l’anno, in maniera ciclica.
Per gli appassionati di astrologia però c’è molto da lavorare e cercare con l’oroscopo cinese, infatti non basta sapere a quale animale corrisponde il proprio anno per avere un’analisi sul proprio oroscopo, ma va poi incrociato con altri elementi. Infatti l’astrologia cinese suddivide poi le ore del giorno nei 12 animali sopra citati e fa un ulteriore suddivisione in elementi.
Quindi per calcolare correttamente il proprio segno cinese dovremo avere alla fine:
- Il segno appartenente all’anno di nascita: che identifica come gli altri ci percepiscono
- Il segno inter, vero e segreto: in base all’orario di nascita
- Un elemento dell’anno: che può essere di fuoco, terra, metallo, acqua o legno ed ognuno di essi è dominato da un pianeta differente e due parti che lo compongono, una maschile e una femminile
- Un elemento appartenente al segno dell’orario di nascita: che può essere acqua, legno, fuoco o metallo
Lasciamo poi agli appassionati di astrologia la possibilità di approfondire la ricerca, se volete fare un veloce calcolo ecco un link utile e divertente per effettuarlo, sul sito di GRAZIA oroscopo.
Capodanno cinese: perché il colore rosso?
Durante questa festività che in Cina si estende per ben due settimane, si è soliti vestire di rosso ed utilizzare questo colore per addobbi e festoni.
Le origini sembrano partire da un’antica leggenda: infatti si narra che in antichità vivesse in Cina un mostro di nome Nian (年). Secondo questa leggenda, il mostro si nutriva di esseri umani, ma ciò avveniva solo una volta ogni 12 mesi, quando usciva dalla sua tana. L’unico modo che avevano le popolazioni dell’epoca per difendersi da questa terrificante creatura, era spaventarla con rumori forti e con il colore rosso, al quale il mostro sembrava essere sensibile.
Da qui quindi nacque sia l’usanza di utilizzare il rosso in maniera preponderante, sia la sfilata per le strade con tamburi all’inseguimento di un lungo drago con la testa da leone che rappresenta appunto il mostro Nian (da non confondere infatti questa parata chiamata danza del leone, con la nota danza del drago, anch’essa di origine cinese ma praticata in altri momenti dell’anno per attirare i benigni draghi cinese). Durante questa danza, solitamente eseguita da acrobati, uno o due persone indossano il costume da leone che li ricopre non permettendo la vista dei volti dei danzatori (differenza fondamentale rispetto alla danza del dragone, dove il corpo del dragone viene sorretto in alto, senza coprire gli acrobati). I danzatori saltano, tenendo in alto la testa e continuando a saltare al ritmo dei tamburi che gli sfilano attorno, suonati da altri acrobati.
Un’altra ricorrenza
È Tradizione anche che si inizi questo periodo di festa, ovvero il capodanno cinese pulendo casa: infatti nei giorni precedenti il Capodanno, le famiglie sono solite fare pulizie profonde della casa: questo gesto simboleggia lo scacciare via la sfortuna dalla dimora. Allo stesso modo però, nei primi giorni dell’anno è sconsigliabile fare le pulizie, per evitare che, facendo le pulizie, si possa scacciare la fortuna arrivata con l’anno nuovo.
Passiamo alla tavola
Sebbene la festa abbia una durata di più giorni, il pasto più importante è quello della vigilia del Capodanno. Le modalità sono simili a quelle della nostra Vigilia di Natale: una cena riccamente imbandita e festeggiata in famiglia, solitamente a casa del componente più anziano della famiglia.
Durante questo pasto l’abbondanza di cibo è tale da avanzare e ciò viene fatto volutamente come buon auspicio, infatti un detto recita “ci possa essere sovrabbondanza quest’anno”.
I piatti poi si compongono principalmente di pesce (che in cinese ha lo stesso suono della parola “risparmi” e assume quindi anche un significato simbolico) e pollo dove forme e nomi dei piatti sono tutti associati alla ricerca di buon auspicio per l’anno che sta arrivando. Non esiste un solo tipico piatto cinese di Capodanno, poiché le pietanze variano molto in base alla regione.
se siete curiosi di provare qualche pietanza della cucina cinese contattateci! Saremo lieti di proporvi i nostri piatti studiati e autentici, come quelli del nostro Aperitivo Cinese in 7 portate, scelto dai nostri clienti in molte occasioni, compreso il capodanno cinese.
Le uova dei cent’anni
Vogliamo proporvi una delle ricette più particolari e forse non da tutti conosciute, della cucina cinese. Questo piatto può rientrare tra le pietanze utilizzate durante il Capodanno cinese, ma non è esclusivo di questa festività.
Le uova appaiono insolitamente di un colore grigio/nero, dove il tuorlo risulta gelatinoso e semitrasparente, mentre l’albume si può definire come una viscosa crema nerastra.
Queste particolari uova devono la loro trasformazione ad una particolare fermentazione, che avviene lasciando le uova in un composto di acqua, sale, carbone e ossido di calcio. Le uova restano all’interno del composto per ben 100 giorni (da qui il nome).
L’origine di questa lavorazione è sconosciuta. Addirittura secondo alcune leggende questa lavorazione veniva eseguita già in antichità in Cina e secondo le leggende fu scoperta da un uomo che, avendo trovato un uovo di anatra dentro ad una pozza piena di calce spenta, provò a mangiarlo e si accorse che l’uovo aveva un buon sapore. A quel punto provò a riprodurre la formula aggiungendo del sale.
Articolo molto interessante….
La storia del capodanno cinese ci da capire tanto del popolo e del cibo.
Grazie per tutti questi articoli interessanti!
Grazie a te Cristina, il vostro commento mi aiuta a crescere professionalmente.
Sempre arricchente leggerti Marco.
Sai descrivere con professionalità e passione
Al termine del tuo articolo ho sbirciato il Vostro aperitivo cinese in 7 portate e mi è venuta una gran voglia di assaggiarlo!!
Quindi..a presto 😀
Carissima Arianna, quando vuoi contattaci sulla e.mail di CATERING GRASCH per assaggiare il nostro aperitivo
Cuorioso, interessante, racconta realtà a noi non note. Tradizioni e pietanze nelle sue varietà che portano desiderio di vivere queste esperienze personalmente.
Complimenti.
Ciao Marco, è sempre un immenso piacere leggerti!
La curiosità ritengo che sia una delle “qualità “ che alimentano la conoscenza e il sapere e se nel farlo ci si spinge a studiare e scoprire usanze di altri paesi e continenti e’ segno di un’apertura che ci porta ad una continua evoluzione!
Un articolo ricco e piacevole da leggere!
Oggi il mio “zaino” si è arricchito grazie a te.
Attendo il prossimo!
Silvia
Grazie Silvia, sempre gentile e sul pezzo. ogni articolo arricchisce voi ma ogni commento positivo arricchisce me. Grazie
Complimenti, Marco. Articolo affascinante sul Capodanno cinese e anche il modo in cui viene festeggiato a tavola. La tua curiosità instancabile nel ricercare e studiare le abitudini culinarie di Paesi anche tanto diversi dal nostro evidenziano una grande professionalità. Grazie per il tuo impegno e la tua dedizione!
Grazie e te Carmen, è importate per noi ave il vostro feedback, ci aiuta a crescere,