Nasce dopo 4 anni di lavoro di Giorgio Poeta , un giovane imprenditore marchigiano che al compimento del diciannovesimo anno ha ricevuto dal padre come regalo di diploma due arnie contenenti due famiglie di api.
Da quel momento per lui inizia la sua avventura nell’universo degli imenotteri e di quel fantastico loro prodotto che è il miele.
Il miele finisce in barrique: Nel giro di sette anni, il suo interesse verso questo mondo diventa sempre più concreto attraverso l’applicazione di concetti tecnologici innovativi per restare al passo sul mercato globale pur nel segno dei principi tradizionali tramandati dal padre.
Nasce così la voglia di allargare le sue conoscenze sperimentando nuove tecniche per ottenere diverse tipologie di miele, in particolare rivolti al processo di affinamento così come avviene per i grandi vini.
Il suo Miele d’Acacia in Barrique viene invecchiato per nove mesi in botti di rovere francese.
Alla vista si presenta molto liquido dai profumi pungenti e penetranti che ricordano il vino cotto, in bocca richiama l’uva fermentata conferitagli dai tannini del legno che trasmettono una bilanciata acidità, elargendo un finale gradevolmente dolce tra spezie, tabacchi a pipa e legni dolci.
L’accostamento principe è con un parmigiano 24 mesi o pecorino semi stagionato.
Ottimo per caramellare carne rossa o a crudo su salmon lesso.
Piacevolissimo anche abbinato ad uno yogurt Greco e della frutta secca per guarnire
IL MIELE FINISCE IN BARRIQUE: LA SPERIMENTAZIONE
Giorgio Poeta sperimenta altre novità come il Miele di Stachys, un miele unico e raro per la quantità limitata prodotta, ottenuto dalla lavorazione delle api del nettare di Stachys Officinalis conosciuta come Betonica che cresce sulle stoppie dopo la trebbiatura. Colore chiaro, delicatamente cristallizzato, al gusto è piacevolmente dolce.
Il giovane produttore non si ferma a queste due solo tipologie ma sul mercato si trova anche:
Il Miele di Girasole
che per la sua dolcezza, dovuta all’alta concentrazione di glucosio, e al suo sapore leggero e delicate è particolarmente indicato come dolcificante di te’ e tisane, viene utilizzato dalle pasticcerie artigianali come zucchero e ottenere cosi’ dolci piu’ buoni sani e genuine.
Il Miele d’Acacia
Dolcificante dal grande potere energetico, il miele di acacia può essere considerato a tutti gli effetti un energizzante naturale in grado di rifornire il sistema nervoso di nuove energie.
Un rimedio naturale utilizzabile anche dai diabetici leggeri, in quanto il suo contenuto di zuccheri è in larga parte dovuto al fruttosio e quindi non va a richiedere insulina per la sua metabolizzazione.
Miele Millefiori
Scuro o ambrato, dal sapore più deciso,, come dice il nome stesso, è un miele prodotto da più tipi di fiori, è uno dei più comuni e più diffusi e ha un sapore delicato. Ottimo per chi deve energizzare e depurare l’organismo, ha funzione stimolante e regolatrice
Miele di Melata di Bosco
la melata non ha nulla a che fare con le mele! La melata, infatti, è una sostanza zuccherina secreta da alcuni piccoli insetti (afidi, cocciniglie, psille, ecc.) che si nutrono della linfa degli alberi, in particolare abete rosso, pino, quercia, tiglio e acero. Questi insetti, per poter assumere tutti gli elementi necessari a una corretta alimentazione, sono costretti a mangiare enormi quantità di linfa e, nel contempo, eliminare l’acqua e gli zuccheri in eccesso.
Una volta raccolta questa preziosa sostanza zuccherina, le api la introducono nell’alveare e la trasformano in miele. Nasce così il miele di melata, conosciuto anche con il nome di miele di bosco, che presenta alcune caratteristiche che lo differenziano dal comune miele di nettare.
Al gusto può ricordare la corteccia e lascia in bocca un retrogusto amarognolo che può ricordare il sapore del terriccio. In alcuni casi, come per il miele di melata di abete, il suo sapore viene ricondotto a quello del caramello.
IDROMIELE
Molto interessante l’approccio di Giorgio Poeta con l’I’M Idromiele, un blend di tre mieli in purezza, Acacia, Girasole, Stachys, affinati per 15 mesi: colore dorato scarico all’olfatto un surplus di note pungenti e forti, in bocca predispone ad una trama morbida e corposa con richiami di frutta a polpa bianca e ananas disidratato.
E’ un fermentato che raggiunge i 14° alcolici. E’ composto da una miscela di mieli monofloreali Giorgio Poeta di altissima qualità, e pura acqua di sorgente, che vengono fatti fermentare per creare questa bevanda alcolica.
Necessita 15 mesi di attesa, per avere un prodotto adatto al nostro palato, e al nostro naso. Odori freschi, erbacei, di frutta bianca, ananas e pesca sciroppata. In bocca rimane pieno, scolpito, non estremamente dolce, con una buona spalla acida, da cui spicca una leggera dolcezza che richiama velocemente il bicchiere.
Menu’ “Cibo degli dei” …dall’antipasto al dolce
Utilizzato già mille anni prima di Cristo, il miele era considerato il “cibo degli dei”: tantissime le sue proprietà benefiche per la salute, goloso il tocco che può dare a tanti piatti. E non parliamo solo di dessert.
Cestini di prosciutto croccante ripieni di stracchino pere e miele, un antipasto molto sfizioso
INGREDIENTI
Ingredienti per 8 persone
prosciutto crudo di montagna 200 g
stracchino 400 g
pere Williams 2
semi di zucca 40 g
miele 100 g
succo di 1/2 limone
pepe in grani
PREPARAZIONE
Sbucciate e tagliate a dadini le pere, mettetele in una ciotola e fatele marinare con il succo del limone. Foderate 8 stampini da muffin con le fette di prosciutto crudo a cui, eventualmente, avrete tolto un po’ di grasso, e fatele sbordare generosamente dagli stampini. In cottura, infatti, si ritireranno parecchio, e se avrete utilizzato poco prosciutto, otterrete dei cestini troppo piccoli e difficili da farcire.
Mettete gli stampini in forno già caldo a 200 °C e fate cuocere per circa 10 minuti. Sfornate i cestini e fateli raffreddare, quindi sformateli e riempiteli ciascuno con un po’ di stracchino, i dadini di pera e qualche seme di zucca. Completate con una macinata di pepe fresco. Scaldate il miele a bagnomaria per renderlo liquido e cospargetevi generosamente i cestini appena realizzati.
Spaghetti con noci e miele
Un primo semplice e gustoso, con un aroma speciale.
INGREDIENTI
500 gr spaghetti
50 gr miele millefiori
60 gr noci sgusciate
1 arancia
1 dl latte
q.b. Parmigiano Reggiano 36 mesi
q.b. sale
q.b. pepe
PREPARAZIONE
Cuocete gli spaghetti in abbondante acqua salata.
Sciogliete il miele a bagnomaria e unitevi il latte, le noci sgusciate e spellate e la buccia dell’arancia finemente grattugiata senza la parte bianca.
Mescolate, aggiustate di sale e pepe, quindi spegnete il fuoco e lasciate il recipiente immerso nell’acqua calda.
Scolate gli spaghetti e versateli nel tegame in cui si trova la salsa al miele. Mescolateli a lungo in modo che s’insaporiscano, quindi serviteli ben caldi, cosparsi di pepe e di parmigiano grattugiato.
Carote al miele e mandorle
INGREDIENTI
Ingredienti per 4 persone
carote 500 gr
aceto di vino bianco 1 cucchiaio
aglio 1 spicchio
miele millefiori 1 cucchiaio
mandorle sfilettate 1 cucchiaio
olio extravergine di oliva 3 cucchiai
sale
timo fresco 3 rametti
PREPARAZIONE
Lavate e raschiate le carote; tagliatele a tocchetti che affetterete longitudinalmente, cercando di dare alle fettine la forma di tanti piccoli rombi. Lavate e asciugate il timo; sbucciate e schiacciate lo spicchio d’aglio. In una ciotola stemperate il miele con l’aceto.
In una casseruola scaldate l’olio insieme con l’aglio; aggiungete le carote, cospargete con le foglie di due rametti di timo e spruzzate con la miscela di aceto e miele. Salate, mescolate bene e lasciate cuocere per circa 15 minuti a fiamma bassa e a recipiente coperto.
A cottura ultimata, cospargete con le restanti foglioline di timo e le mandorle; distribuite nei piatti individuali e servite.
Filetto di maiale caramellato al miele
INGREDIENTI
Ingredienti per 4 persone
gr.500 filetto di maiale
una noce di burro
olio evo
sale
aglio
rosmarino e salvia
1 bicchierino di brandy
1 cucchiaio abbondante zucchero di canna
1 cucchiaio miele millefiori
PREPARAZIONE
Prepariamo il pezzo di carne scartando l’eventuale grasso, saliamolo bene.
In una pentola mettiamo l’olio evo, la noce di burro, l’aglio tagliato a pezzi, il rosmarino e la salvia.
Rosolate bene la carne girandola affinchè si colorisca da tutte le parti.
Quando sara’ ben rosolato bagnatelo con un bicchierino di brandy e lasciatelo evaporare.
Cucinatelo a fuoco moderato per una ventina di minuti e se serve bagnatelo con un pò di brodo.
Poi mettete il pezzo di carne in una teglia da forno , cospargetelo con il miele e lo zucchero di canna.
Mettere in forno a 200 gradi per 15/20 minuti . Tagliatelo a fettine non molto grosse e irroratelo con quel pò di sughetto e servitelo.
Il pudding al miele di lavanda con insalata di pesche
Il pudding al miele di lavanda con insalata di pesche è un dolce dal profumo e gusto inebrianti
INGREDIENTI
Ingredienti per 8 persone
1 cucchiaio lievito vanigliato
120 grammi burro
130 grammi farina
2 cucchiaio latte intero
q.b. sale
2 uova
110 grammi zucchero
2 pesca noce
q.b. lavanda
150 grammi miele di lavanda
1 vaniglia in stecca
PREPARAZIONE
Iniziate lavorando il burro morbido con lo zucchero fino a ottenere un composto soffice e spumoso. Incidete il baccello di vaniglia nel senso della lunghezza, prelevate i semini raschiando l’interno con un coltellino e uniteli al composto di burro e zucchero.
Unite 1 uovo e 1 cucchiaio di farina setacciata con il lievito, mescolate e ripetete alternando uovo e farina. Aggiungete la farina rimasta, il latte e il sale e mescola.
Intiepidite il miele e versatelo in uno stampo da pudding di ceramica della capacità di 1 litro o in uno stampo liscio a tronco di cono. Versate sopra l’impasto preparato e coprite lo stampo con un doppio foglio di carta da forno legata alle estremità con spago da cucina.
Trasferitelo in una teglia dai bordi alti, riempila di acqua calda fino ai 2/3, metti in forno caldo a 160° e cuocete il pudding per circa 1ora e 30 minuti.
DECORAZIONE
Togliete la carta da forno e rovescialo sul piatto da portata. Lasciatelo raffreddare e completate con le pesche denocciolate e tagliate a lamelle e qualche fiore di lavanda.
Il menu’ “Cibo degli dei” è servito…