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Il tartufo bianco dove si raccoglie come si mangia 5 ricette

il tartufo bianco
il tartufo bianco

Il tartufo bianco, scientificamente noto con il nome di Tuber magnatum, è certamente la varietà più nota e apprezzata a livello internazionale di questa specialissima specie di fungo. Si tratta anche della specie più prelibata e costosa di tartufo, utilizzata dai grandissimi chef di tutto il mondo.

Il tartufo bianco è un fungo ipogeo, ossia che cresce spontaneamente in ambiente sotterraneo. Esso si presenta in diverse forme, da globosa a piatta, ma le numerose depressioni sulla parete esterna (peridio) tendono a fargli assumere un aspetto piuttosto irregolare. Esternamente si presenta liscio al tocco e vellutato, con sfumature che vanno dal crema al giallo ocra,

 mentre la superficie interna (gleba) è chiara con venature marroni. Inconfondibile ed indescrivibile il suo profumo, che rappresenta il sogno proibito dei buongustai: esso presenta della note caratteristiche, in cui si fondono in un sorprendente originalissimo equilibrio il fiorito aroma del miele, il pungente odore dell’aglio e quell’intenso, selvatico profumo boschivo proprio dei funghi, capace di rievocare immagini di terreni intrisi di pioggia, disseminati di foglie roride ed aghi di pino silvestre.

Il tartufo bianco : dove cresce e come si raccoglie

Il tartufo bianco predilige un ambiente boschivo particolarmente ricco di humus: esso cresce in particolare simbiosi con querce, lecci, salici e pioppi, il cui terreno di coltura presenta elevati quantitativi di calcio ed un tasso di un’umidità costante per buona parte dell’anno.

Queste condizioni favorevoli alla crescita del tartufo si riscontrano in particolare nell’area di Alba e più in generale nel basso Piemonte, dalle Langhe al Monferrato; altre aree di raccolta si trovano in Toscana sulle colline di San Miniato, in Molise e in Abruzzo dove anche possibile acquistarlo a prezzi ragionevoli. Il più pregiato in assoluto viene considerato il tartufo bianco di Alba.

il tartufo bianco
il tartufo bianco

In linea di massima il tartufo bianco non è un fungo da consumarsi intero e fresco, sia a causa delle difficoltà di trasporto e della rapidità di deterioramento del prodotto una volta raccolto, sia per il suo prezzo così elevato: generalmente il prezzo tartufo bianco viene valutato tra i 3.000 e 4.000 euro al chilo. Mentre tartufi di piccole dimensioni possono venire avviati al commercio sott’olio per essere impiegati come il fungo fresco, esemplari più grandi sono per lo più resi disponibili all’interno di olii e salse aromatici: bastano infatti pochissimi grammi di questo sapidissimo ingrediente per conferire ad ogni pietanza un inconfondibile aroma.

Dato il suo consumo estremamente limitato a livello quantitativo, il tartufo bianco non presenta caratteristiche nutrizionali o fitoterapiche di particolare rilievo. Come la maggior parte dei funghi, si tratterebbe comunque di un elemento estremamente dietetico, poiché contiene al suo interno oltre l’80% di acqua. 

Sono presenti inoltre discreti quantitativi di fibre e sali minerali, tra cui primeggia il potassio, seguito da calcio, sodio, magnesio, ferro, zinco e rame, in quantità più ridotte. L’apporto di grassi e carboidrati è pressoché insignificante.

l Tartufo Bianco d’Alba ha una forma globosa spesso anche appiattita e irregolare, con peridio giallo pallido o anche ocraceo.
La gleba, percorsa da numerose venature bianche, molto ramificate, varia dal color latte, al rosa intenso, al marroncino. Le dimensioni sono variabili. Si raccoglie dalla tarda estate, durante tutto l’autunno, fino all’inizio dell’inverno. È un fungo assolutamente spontaneo: ad oggi non esistono tecniche di coltivazione.

Un cercatore accompagnato dal cane si addentra nel bosco alla ricerca del prezioso fungo ipogeo, guidato solo dal fiuto dell’animale e dall’intuito maturato in anni di esperienza. È il momento più emozionante per un appassionato di tartufi.

Il Tartufo bianco d’Alba cresce spontaneamente, in simbiosi con alberi o arbusti specifici. Queste aree sono caratterizzate da un equilibrio ecologico estremamente delicato, al quale è necessario dedicare attenzione e cure agronomiche.

Il Tartufo bianco d’Alba cresce spontaneamente, in simbiosi con alberi o arbusti specifici. Queste aree sono caratterizzate da un equilibrio ecologico estremamente delicato, al quale è necessario dedicare attenzione e cure agronomiche.

Il tartufo bianco : 5 ricette

Tagliolini al tartufo bianco

Filetto al tartufo bianco

Risotto al tartufo bianco

Pure al tartufo

Uova con tartufo

RICETTA

il tartufo bianco
il tartufo bianco

Uova

tartufo

burro

spazzolate bene i tartufi. se sono molto sporchi potete inumidire lo spazzolino. Con la punta del coltello cercate i residui di terra che sono sfuggiti come indicato nel nostro video tutorial, friggete l’uovo con il condimento che preferite e salatelo,completate con scaglie sottili di tartufo,come in tutti i piatti semplici tutta la magia è negli ingredienti: in questo piatto uova fresche e tanto tartufo

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