Favismo proprietà benefici fave è un’anomalia genetica che interessa alcuni enzimi contenuti nei globuli rossi. Nota fin dall’antichità come “malattia delle fave”, questa patologia, come si evince dalla parola stessa, comporta l’assoluta necessità di evitare l’assunzione di fave ed altri alimenti, come piselli e verbena, alcuni farmaci e sostanze particolari.
Nei soggetti affetti da favismo proprietà benefici fave registra un deficit di un enzima implicato nella via biogenetica dei pentoso-fosfati, la glucosio-6-fosfato deidrogenasi (G6PD): la carenza dell’enzima comporta gravi conseguenze a livello degli eritrociti (globuli rossi), poiché il G6DP risulta essenziale per il corretto funzionamento e la sopravvivenza degli stessi.
Sommario
Cos’è il Favismo proprietà benefici Fave come cucinarle : Cause del favismo
L’assunzione di particolari alimenti e sostanze potrebbe inibire l’enzima G6DP, determinando conseguenze gravissime per l’organismo, tra tutte l’emolisi acuta con ittero.
Il termine “favismo” risulta però improprio, poiché in alcuni soggetti fabici la reazione clinica emolitica si può manifestare anche indipendentemente dal consumo di fave e piselli.
Tuttavia, nella maggior parte dei casi, le persone affette non possono mangiare questi legumi; inoltre, non possono essere assunte o inalate altre sostanze, come la naftalina e taluni farmaci, quali analgesici, antipiretici, antimalarici, salicilati, certi chemioterapici, chinidina, blu di metilene etc., che possono aggravare la condizione pre-esistente.
La carenza dell’enzima glucosio-6-fosfato deidrogenasi, come abbiamo visto, è la causa scatenante che provoca emolisi acuta con ittero. Infatti, è noto il ruolo rivestito da questo enzima come fattore di difesa degli eritrociti dall’ossidazione.
La malattia delle fave è trasmessa ereditariamente con il cromosoma X (come carattere recessivo connesso al cromosoma sessuale X): per questo motivo i maschi sono maggiormente colpiti rispetto alle femmine, che in genere sono portatrici sane.
La carenza dell’enzima G6DP rappresenta una tra le più frequenti carenze enzimatiche mondiali, considerando che colpisce circa 400 milioni di soggetti. È opportuno ricordare, comunque, che nella maggioranza dei casi, il favismo resta asintomatico (non presenta conseguenze per l’organismo).
Cos’è il Favismo proprietà benefici Fave come cucinarle: Curiosità
L’unica cura è la prevenzione: i soggetti affetti devono astenersi scrupolosamente dall’assunzione di fave e piselli, poiché contengono sostanze pro-ossidanti nei semi (vicina e convicina); devono essere banditi farmaci analgesici, antipiretici, antimalarici, blu di metilene, naftalene, sulfamidici, FANS ed alcuni antibiotici.
Le trasfusioni di sangue, nel caso di una crisi emolitica acuta, e la dialisi per soggetti affetti da insufficienza renali, risultano vitali.
In alcuni casi gravi, la rimozione della milza potrebbe essere l’unica soluzione: è proprio a livello della milza, infatti, che i globuli rossi si distruggono.
La diagnosi attenta e scrupolosa della malattia è essenziale prima di adottare qualsiasi trattamento: il test diagnostico ricerca l’enzima glucosio-6-fosfato deidrogenasi all’interno degli eritrociti, evidenziando anche le carenze più lievi.
Purtroppo, le possibili varianti della malattia delle fave sono così tante, e le ricerche così poco approfondite, che si registra ancora un’evidente preoccupazione sui possibili alimenti, farmaci e sostanze veramente pericolosi per i soggetti affetti: in taluni casi, sembra quasi che solamente le fave siano realmente implicate.
Cos’è il Favismo proprietà benefici Fave come cucinarle : Le varietà di fave più diffuse
Esistono numerose varietà di fave Favismo proprietà benefici, ma le più diffuse sono due:
- Vicia Faba Major o fava grossa, con baccelli lunghi 15-25 centimetri, semi grossi e appiattiti, destinata all’alimentazione umana,
- Vicia Faba Equina, favetta o fava cavallina, con semi di media grandezza, consumata sotto forma di granella fresca inscatolata e surgelata, usata anche come foraggio in zootecnia.
Della prima tipologia di fave la cultivar più diffusa è l’Aguadulce la cui semina avviene, di solito, tra ottobre e dicembre. La raccolta, invece, è in primavera con reperibilità da aprile fino a giugno.
Cos’è il Favismo Fave come cucinarle : Proprietà delle fave e benefici
Le fave fresche sono molto nutrienti, poco caloriche e ricche di proteine, sali minerali (potassio, ferro, magnesio, selenio, rame, manganese e zinco). La presenza di fibra riduce i picchi glicemici, la colesterolemia e mantiene in salute l’intestino oltre a conferire un senso di sazietà che aiuta a tenere sotto controllo il peso. 100 grammi di fave secche, sgusciate e crude, forniscono 341 calorie.
Antiossidanti e particolarmente indicate per contrastare le anemie e le infezioni si rivelano, altresì, un’ottima fonte di carboidrati complessi e di folati, vitamina A, B6, C e K. La cottura e l’essicazione del legume ne causano la perdita di componente vitaminica e minerale. Se mangiate in quantità moderata, inoltre, le fave prevengono le malattie cardiache.
Cos’è il Favismo proprietà benefici Fave come cucinarle : Fave in cucina
Favismo proprietà benefici fave, fresche possono essere consumate crude in insalata, col pane casereccio o accostate a pancetta, guanciale o a formaggi come il pecorino. In cucina sono protagoniste soprattutto in nutrienti minestre o golose zuppe. Le fave in umido, ad esempio, fanno parte della cucina tradizionale italiana e rappresentano un delizioso piatto primaverile unico, perfetto per accompagnare un secondo o per condire la pasta.
Una delle ricette FavismO proprietà benefici meridionali più succulente è il macco di fave siciliano – pietanza di origine contadina a base di legumi secchi – che si prepara in tutta l’isola in diverse varianti. Si tratta di una crema piuttosto densa, un comfort food molto nutriente benchè preparato con un ingrediente poverissimo, da impreziosire a piacere con aromi vari o erbe aromatiche e da realizzare con o senza soffritto.
INGREDIENTI
Fave alla romana ricetta
Fave 800 g
Guanciale 80 g
Olio extravergine d’oliva 4 cucchiai
Vino bianco 1 bicchiere
Cipollotti 2
Pepe q.b.
Sale q.b.
PREPARAZIONE
Lavate le fave sotto acqua corrente e asciugatele. Mondate i cipollotti, spuntateli e privateli delle radici, quindi lavateli e tritateli insieme al sedano
In un tegame scaldate l’olio e fatevi appassire sedano e cipollotti, poi unite il guanciale tagliato a listarelle e fatelo rosolare per 2-3 minuti
Aggiungete al soffritto le fave e fatele insaporire per qualche minuto, mescolando di tanto in tanto. Versate poi il vino e fatelo evaporare a fuoco vivo
Bagnate con due bicchieri di acqua calda e insaporite con un pizzico di sale e una macinata di pepe, poi continuate la cottura a fuoco moderato e a tegame coperto per 15 minuti circa
A cottura ultimata, trasferite le fave su un piatto da portata e servitele ben calde in tavola
Davvero notevole….proprio vero che non si finisce mai di imparare….grazie per le interessanti info!
Chi si immaginava tutto questo. bello mi è piaciuto leggerlo e scoprire queste nuove cose
Bellissimo articolo e molto interesante
Finalmente è tutto un pò più chiaro grazie! Molto interessante davvero! Caterina
Articolo davvero interessante ed esaustivo
Bellissimo articolo, soprattutto perché informa molto bene alle persone affette di questa malattia.
Grazie.
👏👏👏
Marco è sempre un piacere leggere i tuoi consigli…e in questo caso mi viene spontaneo dire “ma quanto sono buone le FAVE”!
Grazie alle mie origini pugliesi non possono mancare nella mia dieta, secche – crude o cotte sono gustose e un alimento perfetto per creare ricette veloci e piatti colorati.
Oltre alla classica fave e cicoria consiglio:
“Code di gambero – cuori di carciofo- pomodorini – pinoli- spinaci novelli- lattuga romana – olio- sale e FAVE”
Le fave e le code di gambero devono essere scottate per 1minuto in acqua bollente, leggermente salata.
Le fave devono essere spellate calde.
Un filo d’olio in una casseruola per rosolare i cuori di carciofo, aggiungendo poca acqua e tenendo la fiamma non troppo alta. Coprire con il coperchio e lasciar cuocere i carciofi fino a quando diventano teneri.
Nel frattempo lavare gli spinaci novelli – la lattuga romana e i pomodorini e disponeteli su di un piatto unendo i pinoli – le fave e le code di gambero. Il tutto condito con filo d’olio e sale. 😋
Grazie Simona. 🙏 Ti ringrazio per il prezioso commento e soprattutto per la deliziosa ricetta 😘
Molto interessante e utile
Grazie
adoro le fave e adoro le tue ricette. Bravo Marco
Molto interessante e proverò la ricetta
Grazie per le preziose informazioni a me completamente ignote.
Ottime ricette ….
Bellissimo articolo grazie per le ricette sempre più gustose !!!!😊😋
Buone le fave alla romana. Prossima ricetta senza dubbio. Pur conoscendo la malattia, anche se non in tutti i dettagli e le sfaccettature che hai descritto, l’articolo è esauriente ed intrigante allo stesso tempo. Un tocco di classe le ricette!
Articolo interessante consiglio lettura
Davvero molto interessante la spiegazione sul favismo, che non conoscevo e di cui fortunatamente non soffro, tanto che proverò senz’altro la ricetta del macco siciliano!
interessante articolo… non sapevo della malattia delle fave… ottima la ricetta. grazie!