Cosa vuol dire? Vuol dire che mangiare, il nostro gesto più quotidiano che mai, è davvero il modo numero uno di mantenersi in salute
Gastronomia medica un neologismo e un “movimento” sempre piu’ diffuso, anche se ancora di nicchia che mette in relazione cibo e salute. L’ultima frontiera nell’ambito della ristorazione che coniuga etica, consapevolezza e soprattutto attenzione per la salute.
Gli alimenti sono anche farmaci, con una novità: adesso tutto ciò è in chiave gourmet.
Questo trend implica che ci saranno molti più ristoranti che lavoreranno in collaborazione con i nutrizionisti. Lo scopo? Creare dei menu che sposino l’attenzione alla salute che molti consumatori iniziano a mostrare.
Ci sarà inoltre una richiesta continua di cibi salutari, specialmente probiotici e altri ingredienti che possono avere un impatto positivo sulla salute del consumatore tra i quali:
Sommario
gastronomia medica: Kombucha
Il Kombucha è considerato una specie di elisir di lunga vita, capace di apportare diverse sostanze benefiche e nutrienti e di tenere pulito l’intestino.
è una bevanda probiotica fermentata leggermente effervescente che si ottiene appunto dalla fermentazione del tè con una colonia simbiotica di batteri e lieviti.
Si tratta di una bevanda molto utilizzata dalle popolazioni asiatiche e da quelle dell’Europa dell’Est, Russia in particolare, dove la kombucha è nota con il nome di “fungo cinese”. Ma non è un fungo.
I probiotici contenuti nel Kombucha variano molto perché ogni coltura è un essere vivente che cambia a seconda da dove ha avuto origine e di quale nutrimento riceve.
Miso
Il Miso è un condimento dalla consistenza cremosa, tipico della cucina giapponese. Il miso è l’ingrediente base della celebre zuppa di miso giapponese.
E’ tradizionalmente prodotto dalla fermentazione dei semi di soia gialla, operata dal Koji (fungo della specie Aspergillus oryzae). Nonostante il miso tradizionale sia preparato a partire dalla soia, è
possibile ottenere il miso dalla fermentazione di riso, orzo, segale o altri cereali.
Il gusto, l’aroma, la consistenza e l’aspetto del miso possono variare in base alla regione d’origine e alla stagione di produzione.
Altre variabili importanti che incidono sul sapore del miso sono la durata della fermentazione e la temperatura di fermentazione, il contenuto del sale, la varietà di koji e il recipiente impiegato per la fermentazione.
Kimchi
Il Kimchi non è nient’altro che una combinazione di foglie di cavolo fermentate in salamoia, ravanelli, verdure, pasta di gamberetti salati, pasta di peperoncino, aglio, salsa di acciughe, zenzero e scalogno.
A Seoul esiste un museo dedicato al kimchi, dove si contano 187 varianti regionali e stagionali, sebbene si possa affermare che in Corea ogni famiglia abbia la propria ricetta con tempi, dosi e ingredienti variabili.
A rappresentare una costante sono invece le sue eccezionali caratteristiche salutari, tanto da giustificare l’inserimento del kimchi dal 2013, tra i cibi patrimonio dell’umanità.
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Il kale
Il Kale all’anagrafe cavolo riccio, ha grandi virtu’, dalle grandi virtù risultando il miglior cibo per rapporto tra salute e valori nutrizionali.
Contiene le vitamine A, C, K e B6 che contribuiscono alla normale coagulazione del sangue e riducono la sensazione di stanchezza. Uno smoothie con kale, ananas e latte di cocco a metà pomeriggio ti dà la carica giusta per affrontare lo sprint della giornata.
I semi di Chia
I semi di Chia arrivano dall’America Centrale e contengono quantità molto elevate di calcio e Omega-3. Un tempo erano alla base dell’alimentazione degli aztechi che, secondo la leggenda, li mangiavano prima di una battaglia per avere la forza necessaria ad affrontare i loro nemici.
A secoli di distanza le loro proprietà continuano a essere molto apprezzate da chi vuole sentirsi forte e scattante. Il budino ai semi di chia e latte di mandorle, light e nutriente, è perfetto la colazione di uno sportivo.
Golden milk
E’ una bevanda ricchissima di antiossidanti naturali che, dopo aver superato i confini dell’India, si è diffusa in tutto il mondo conquistando l’Occidente. Il nome di questo drink, deriva dal suo particolare colore dorato.
Ed è proprio la curcuma, spezia appartenente alla stessa famiglia dello zenzero, a regalargli la colorazione giallo-dorata
La Moringa
La polvere di moringa si ricava dalle foglie e dai semi di un albero tipico dell’America Centrale, che vengono essiccati e finemente macinati.
Il risultato è una polvere quasi impalpabile che ricorda molto il tè matcha. Le foglie di moringa sono ricche di proteine, di vitamine A, B e C, e di sali minerali.
La FAO ne consiglia il consumo alle donne in gravidanza, alle madri che allattano e ai bambini piccoli.
In cucina, la farina che si ricava dalla macinazione dei suoi semi può essere usata per addensare minestre di verdure e zuppe. L’importante è ricordarsi di aggiungerla solo fine a cottura, in modo che mantenga inalterate le sue proprietà nutritive.
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