Indice le spezie
Col termine spezie si indicano genericamente sostanze aromatiche di origine vegetale (ad esempio dragoncello, timo, melissa, ginepro, maggiorana, zafferano) che vengono usate per aromatizzare e insaporire cibi e bevande, e, specialmente in passato, usate anche in medicina e in farmacia.[1] La parola è “spezie” anche al singolare (deriva da “specie”), ma nell’uso familiare è diffusa anche la forma “spezia”[2].
Molte di queste sostanze hanno anche altri usi, ad esempio per la preservazione del cibo, in rituali religiosi, cosmesi o profumeria. Ad esempio, la curcuma è usata anche nell’ayurveda; la liquirizia ha proprietà officinali; l’aglio viene usato come vegetale nella cucina.
l termine “spezie” deriva dal latino “species” che significa letteralmente “merce rara“. Un tempo, infatti, erano considerate una merce speciale e prezioso, al pari dell’oro. Con questo termine, oggi ci si riferisce genericamente ad un aroma naturale di origine vegetale, usato un tempo in medicina e utilizzato ancora oggi come droga per insaporire e arricchire ricette e alimenti.
Sommario
Breve Storia de Le Spezie
Le spezie hanno avuto un ruolo importante nella storia sin dalla loro scoperta.
In epoca antica l’uso delle spezie era ampiamente diffuso tra gli Egizi, già intorno al 2600 a.C. venivano forniti agli operai impiegati nella costruzione della piramide di Cheope dei cibi speziati, lo scopo era quello di mantenere le maestranze in forze, si pensava infatti che l’aggiunta di spezie proteggesse dalle epidemie. Nel papiro Ebers (redatto intorno al XVI secolo a.C.) sono descritti numerosi rimedi a base di erbe aromatiche e spezie e fra i ritrovamenti archeologici vi sono tracce di anice, fieno greco, cardamomo, cassia, cumino, aneto e zafferano. Già in quest’epoca la gran parte delle spezie proveniva dall’India.
Nel mondo antico e medievale erano tra i prodotti di maggior valore, che da soli giustificavano l’apertura di nuove rotte commerciali. Ad esempio, nella Genesi (Antico Testamento), Giuseppe viene venduto in schiavitù dai suoi fratelli a mercanti di spezie. Nel poema biblico Cantico dei cantici, il narratore compara la sua amata con diverse spezie. Questo è indicativo della grande importanza assunta da questi prodotti sin dai tempi più antichi.
Nel Medioevo le repubbliche marinare di Amalfi, Venezia, Gaeta, Pisa, Ancona e Ragusa svolsero un ruolo di primo piano nel commercio delle spezie, dall’Oriente all’Europa.
Dopo la caduta di Costantinopoli nelle mani dei turchi (1453) e la conseguente interruzione della via commerciale che collegava l’Europa con l’Oriente passando per le città marinare italiane, per procurarsi le spezie gli europei si misero alla ricerca di vie alternative. Fu questo il motivo principale per cui il navigatore portoghese Vasco da Gama aprì la rotta per l’India, e fu anche uno dei motivi che spinsero Cristoforo Colombo a cercare una rotta rapida e sicura per le Indie. Colombo cercò finanziatori attratti dalla possibilità di avere nuove spezie da commerciare.
Le Spezie
Nell’alimentazione naturale sono largamente usate le piante aromatiche, i cui frutti, semi, radici o foglie emanano odori gradevoli. Ma non è questo l’unico motivo per cui rosmarino, cannella, basilico, noce moscata & C. vengono aggiunti ai cibi: questi aromi naturali hanno anche influssi benefici e salutari sul nostro organismo.
Per cominciare, favoriscono tutte quelle secrezioni (salivare, gastrica, pancreatica e intestinale) indispensabili alla buona digestione del cibo; inoltre, grazie al loro effetto antisettico rallentano o impediscono, soprattutto nei paesi molto caldi, fenomeni di fermentazione intestinale.
La cucina d’oggi ha ridotto all’osso la gamma delle spezie ed erbe aromatiche usate. Quelle fresche poi, rintracciabili a fatica nei mercati, sono solo quattro: prezzemolo, basilico, salvia, rosmarino; questi ultimi due, in particolare, sono adoperati quasi esclusivamente per aromatizzare le carni, quando invece si prestano ottimamente a ravvivare piatti a base di vegetali.
E Il Mondo
Le spezie provengono dai paesi tropicali e sono da secoli considerate preziose merci di scambio: cannella, chiodo di garofano, noce moscata, pepe e tante altre provengono dai Vecchi tropici (India, Cina, Sudest asiatico ecc.), mentre il pimento proviene dal Centroamerica. In commercio, si trovano le singole spezie (anche se non in grande varietà) e le miscele come il curry.
erbe, spezie e semi sono facilmente conservabili in vasi di vetro. È consigliabile rinnovarli ogni anno perché rischiano di essere attaccati da piccoli parassiti e comunque, con il tempo, perdono l’aroma. Il pepe non viene citato perché è un irritante intestinale.
Le spezie in cucina: usi e proprietà
- Cannella. Ha proprietà anti-infiammatorie e anti-microbiche, regola gli zuccheri nel sangue, e aumenta e stimola la capacità cerebrale. La cannella ha anche delle qualità energizzanti e riscaldanti; nell’antica medicina cinese viene usata per dare sollievo in caso di influenza e raffreddore, specialmente se combinata nel tè e zenzero fresco.
- Zenzero. Ha proprietà antiulcerose, aumenta la secrezione biliare, è un epatoprotettore, ipotensore e stimolante generale. Inoltre è un efficace ricostituente impiegato da tempo dalla farmacopea cinese contro l’affaticamento, l’astenia e l’impotenza. Nella medicina asiatica lo zenzero viene considerato una spezia “calda”, che stimola la circolazione, rilassa i vasi sanguigni periferici, impedisce il vomito, ha effetto spasmolitico, favorisce la digestione, è antiflatulente e antisettico.
- Peperoncino di Cayenna. Ha proprietà toniche, antisettiche e stimolanti dell’apparato circolatorio e digerente. Un pizzico di peperoncino di Cayenna aggiunto a qualsiasi piatto aumenterà la circolazione sanguigna facendovi sentire immediatamente calore in tutto il corpo.
Pepe nero. Aumenta l’appetito e stimola “il fuoco digestivo”. - Cardamomo. Riduce la formazione di muco. Da usare in polvere o i semi interi.
- Curcuma. Rafforza la digestione e in genere migliora il metabolismo. È un ottimo coadiuvante nella digestione delle proteine.
- Chiodi di garofano. Favoriscono l’assorbimento. Da usare interi o macinati.
- Cumino. Favorisce la riduzione di tossine e dei gas e regola il sistema digestivo. Da usare i semi interi o in polvere.
- Noce moscata. Favorisce l’assorbimento ed è calmante. Da usare macinata e con parsimonia.
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