Cucina Terapeutica, è una delle attività che combinano arte, tecnica e conoscenza. Si tratta di un ambito in cui entrano in gioco la cultura e la passione. Cucinare Terapeutico. Ci nutriamo del paesaggio che ci circonda, ci basiamo sulle tradizioni e sulle conoscenze acquisiste e lo facciamo anche in funzione del rapporto con gli altri.
Ci sono diversi modi di intendere la cucina terapeutica. Il senso più pratico è quello della cucina quotidiana: cuciniamo quello che c’è in casa, come meglio possiamo, per soddisfare le nostre esigenze alimentari. Poi c’è l’uso commerciale della cucina, infatti la preparazione del cibo è un lavoro vero e proprio.
Cucina Terapeutica tuttavia, il modo più creativo e sociale di intendere la cucina ha a che vedere con il divertimento che deriva dal praticare questa attività, soddisfacendo il proprio palato e quello altrui. Questo accade quando prepariamo da mangiare senza fretta, con amore e con l’intenzione di rendere il pasto un momento speciale con le persone che amiamo. In questo caso, cucinare non è più un dovere, ma un’espressione personale e una vera e propria risorsa terapeutica.
Sommario
Cucina Terapeutica : La cucina e i suoi benefici terapeutici
Cucina terapeutica è una disciplina che coinvolge tutti i sensi. La vista, l’udito, il tatto, l’olfatto e ovviamente il gusto entrano in gioco durante tutta l’attività di preparazione e lo stesso vale quando mangiamo.
In questo senso, cucinare diviene una sorta di arcobaleno di sensazioni, un’esperienza unica e gratificante che consente di sperimentare diverse impressioni sensoriali all’unisono.
Uno degli aspetti più interessanti della cucina è che non si ottengono mai gli stessi risultati. Possiamo cucinare lo stesso piatto due volte, ma non verrà mai uguale. Se replichiamo la ricetta che ci ha dato un amico, il sapore potrebbe risultare diverso. Si tratta, dunque, di un’attività molto personale e molto creativa.
La cucina ammette un’infinità di variazioni e cambiamenti, a volte nella modalità di preparazione di un piatto, altre volte nella presentazione. Lo stesso vale per gli ingredienti usati o i contorni. È pura creatività.
Cucina Terapeutica : Pazienza e concentrazione
Cucina terapeutia prevede sempre una serie di passaggi e istruzioni da seguire. In altre parole, è necessario completare una fase prima di procedere con la successiva. Serve pazienza, i tempi non dipendono dalla nostra volontà.
Quando cuciniamo, svolgiamo diversi compiti contemporaneamente. Mentre l’impasto riposa, ad esempio, ci occupiamo del ripieno. Oppure finché qualcosa sta cucinando, prepariamo tutto il necessario per il passaggio successivo. Cucinare richiede di concentrarsi su quello che si sta facendo, per questo stimola la capacità di concentrazione.
Una piccola distrazione può compromettere la riuscita di un piatto che magari non ha l’aspetto o la consistenza desiderata. I problemi di questo tipo richiedono una soluzione e l’esercizio di risolvere le difficoltà si rivela un grande stimolo per l’intelligenza.
Durante la preparazione di un piatto, inoltre, è necessario prendere molte decisioni. La ricetta prevede un tempo di cottura al forno di 10 minuti, ma magari non è sufficiente. Bisogna saper analizzare la situazione e capire cosa fare. Cucinare rafforza dunque la capacità di presa di decisioni.
Se adottiamo un atteggiamento positivo, cucinare diventa un’attività rilassante. L’importante è non farlo quando siamo nervosi o aspettandoci la perfezione. L’ideale è fare tutto con calma, con la mente aperta all’esperienza.
Cucinare in coppia o con gli amici può essere molto divertente e preparare qualcosa con le nostre mani comunica affetto e amore. Solo se lo vogliamo, questa attività può risultare molto gratificante.
Non serve essere degli esperti per darsi da fare in cucina. Basta avere buona volontà e un minimo di pianificazione. Cucinare è un’attività che chiunque può fare a casa e che vanta benefici psicologici e sociali innegabili. Vale la pena provarci!
Cucina Terapeutica : Cucina terapeutica una ricetta per migliorare l’autostima
POLPETTONE
- Manzo macinato 600
- Salsiccia 400 g
- Pane fresco 200 g
- Pecorino da grattugiare 150 g
- Latte intero 200 g
- Uova (circa 2 medie) 110 g
- Timo 3 rametti
- Noce moscata grattugiata ½ cucchiaino
- Sale fino q.b
- Pepe nero q.b
- Olio extravergine d’oliva q.b.
Per preparare il polpettone al forno, per prima cosa eliminate la crosta del pane fresco con un coltello , tagliatelo a cubotti e trasferitelo all’interno di una ciotola: in tutto vi occorreranno circa 150 g di mollica. Versate nella ciotola anche il latte in modo che il pane lo assorba e si ammorbidisca. Nel frattempo rimuovete il budello dalla salsiccia e schiacciatela
Versate la carne macinata di manzo in un’altra ciotola, poi unite la salsiccia , il Pecorino grattugiato
il pane ammollato nel latte e strizzato leggermente , le uova intere , la noce moscata , qualche fogliolina di timo fresco, sale e pepe.
Impastate il composto con le mani per amalgamare tutti gli ingredienti in modo omogeneo , poi dategli la forma di un cilindro avendo cura di compattarlo bene . Adagiate il polpettone su un foglio di carta forno, spennellatelo con l’olio d’oliva 12 e tenetelo momentaneamente da parte.
Ora preriscaldate il forno a 180° in modalità statica e passate alla preparazione del contorno: sciacquate le patate sotto l’acqua corrente e dividetele a metà , poi mondate gli scalogni e tagliateli in 8 parte
Trasferite le patate in una ciotola e aggiungete le foglioline di timo , le foglie di salvia spezzettate grossolanamente , sale e pepe
Unite anche gli scalogni , condite con l’olio d’oliva e mescolate bene il tutto
A questo punto prendete una teglia capiente, ungete il fondo con l’olio d’oliva e versate il mix di patate e scalogni all’interno . Adagiate il polpettone nel centro della teglia e cuocete in forno statico preriscaldato a 180° per circa 80-90 minuti. Trascorso il tempo di cottura, sfornate il polpettone e servitelo ben caldo insieme al contorno di patate.