Rafano Cren propietà - crema
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Rafano Cren propietà benefici consigli e 6 Ricette

Rafano Cren propietà

Il nome latino è Armoracia rusticana, conosciuto comunemente come Rafano, Crenbarbaforte, è una pianta rizomatosa, di cui consumiamo la grossa radice bianca, di forma cilindrica, dal sapore forte e deciso. Sebbene non si tratti di un ingrediente molto noto, il rafano può essere utilizzato per preparare salse perfette come accompagnamento per il bollito, oppure grattugiato direttamente sui cibi, come nel confezionamento di un classico abbinamento della cucina triestina, insieme al prosciutto cotto.

Menzionato nell’Esodo dell’Antico Testamento tra le erbe amare della Pasqua Ebraica, il rafano è conosciuto per le sue proprietà fin dai tempi antichi.

Rafano Cren propietà pianta
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Rafano Cren proprietà e caratteristiche nutrizionali

La pianta del rafano appartiene alla famiglia delle crucifere e può essere alta fino a 80 cm. Presenta foglie oblunghe a margine seghettato e fiori formati da 4 petali bianchi e riuniti in piccoli racemi. “La definizione di ‘pianta rizomatosa’ – specifica la biologa nutrizionista fa riferimento alla radice, che è la parte della pianta utilizzata in campo alimentare”.

Dal punto di vista dei valori nutrizionali, in 100 g si trovano:

  • 48 kcal
  • 95,3 g d’acqua
  • 1,2 g Proteine
  • 0,7 g Grassi
  • 11,3 g Carboidrati
  • 8 g Zuccheri
  • 1,4 g di fibra.
Rafano Cren propietà pianta
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Rafano Cren proprietà Antibiotiche e Antinfiammatorie

Il rafano svolge un’azione antibatterica e antibiotica, grazie alla presenza di glicoli dell’olio di senape come la sinigrina che, unitamente agli oli essenziali presenti, sono responsabili del tipico sapore intenso e pungente del rafano. Utile in caso di inappetenza e aiuta la digestione, favorendo la produzione di bile e succhi gastrici, ma ha anche un rilevante potere antinfiammatorio. Utile come espettorante e purificante per le vie respiratorie, in caso di raffreddore, tosse e bronchite. Con la presenza della vitamina C, contribuisce al rafforzamento delle difese immunitarie, ed è un ottimo analgesico, utile in caso di dolori di vario genere, specie quelli di origine muscolare e reumatismi.

Una curiosità: quando i parassiti infestano le piante di melo una soluzione naturale può essere quella di irrorare le piante con l’infuso di radice di rafano, diluito con tre parti di acqua.

Rafano-Cren-propietà
Rafano Cren propietà
  • Antitumorale: alcune molecole speciali (glucosinolati e isotiocianati), inibiscono la crescita di cellule tumorali e ne favoriscono la morte.
  • Antiossidante: ricco di molecole antiossidanti, tra cui la sinigrina, contrasta l’attività dei radicali liberi, riducendo il rischio di malattie croniche come cancro, diabete 2 e malattie cardiovascolari.
  • Antibatterico: l’isotiocianato di allile, un liquido oleoso contenuto nel rafano e responsabile del suo sapore pungente, contrasta la crescita di numerosi batteri, sebbene il meccanismo di azione non sia ancora ben conosciuto.
  • Digestivo: favorisce i processi digestivi, stimolando il rilascio della bile dalla colecisti.
  • Depurativo: favorisce la diuresi, migliorando l’eliminazione delle tossine e la ritenzione idrica.
  • Allevia raffreddori e problemi respiratori.

Rafano Cren proprietà come Alimento depurativo e supporto al Cuore

Questa preziosa radice, oltre alle proprietà depurative è in grado di stimolare la diuresi e contrastare la ritenzione idrica. La sinigrina al suo interno regola la pressione arteriosa, mentre il potassio potenzia la circolazione sanguigna. Effetti benefici sono quindi esercitati anche sull’apparato cardiovascolare. Il rafano è anche un potente antiossidante, in grado di contrastare l’azione dei radicali liberi, e aiuta il processo di detossificazione epatica.

Rafano Cren propietà - grattugiata
Rafano Cren propietà – grattugiata

Rafano Cren proprietà Quali controindicazioni

Non ci sono particolari controindicazioni per il consumo del rafano. Diciamo che in eccesso può irritare le mucose gastriche e, in generale, è da evitare in caso di:

  • ipercloridria,
  • gastrite,
  • ulcera,
  • gastroenterocolite,
  • malattie delle vie urinarie,
  • gravidanza,
  • allattamento.

Rafano Cren proprietà 5 Ricette

La radice del rafano, dal sapore piccante, si consuma fresca oppure conservata sotto aceto o in agrodolce. Viene raccolta dopo il secondo anno di coltivazione e deve essere subito utilizzata perché perde rapidamente freschezza e turgore. Deve essere soda al tatto, con buccia tesa e di colore brillante, senza ammaccature o parti molli e rovinate. È possibile conservare la radice in aceto di vino bianco oppure surgerarla grattugiata. Il rafano può essere grattugiato fresco oppure impiegato nella preparazione di una salsa piccante, la salsa cren, che si conserva in frigorifero.

Rafano Cren propietà - salsa
Rafano Cren propietà – salsa
  1. Salsa cren o salsa al rafano La salsa cren è un condimento molto famoso nel Nord Italia ed in Ungheria, ottenuto mescolando una radice di rafano sbucciato e grattugiato con 100 grammi di aceto di mele, 2 cucchiaini di zucchero, 2 cucchiai di olio d’oliva, un pizzico di sale e, in alcune versioni, del pangrattato o mollica di pane sbriciolata. Questa salsa, che va conservata in frigorifero, è ideale per chi ama i sapori decisi ed è in grado di accompagnare qualsiasi tipo di piatto, dalle carni arrosto alle verdure a vapore.
  2. Rafano nell’insalata Il rafano può essere consumato crudo grattugiato o tagliato a julienne. Adatto per insaporire le verdure nelle insalate, si sposa bene con le rape rosse, le carote, le patate, l’insalata, le mele e i legumi in generale. Una volta cotte le verdure oppure semplicemente lavati gli ingredienti che non vanno cotti (come insalata, carote e mele), tagliate tutto a tocchetti oppure a julienne, aggiungete l’olio extravergine d’oliva, il sale e grattugiate un bel pezzo di rafano precedentemente lavato e sbucciato. Ricordate che il rafano tende ad ossidarsi velocemente quindi vi consigliamo di irrorarlo con il succo di limone o una spruzzata di aceto.
  3. Rafanata Una ricetta tipica della provincia di Matera che si prepara nel periodo di carnevale. È una sorta di frittata, quindi a base di uova sbattute, condite con abbondante pecorino grattugiato e rafano fresco grattugiato. A differenza della frittata, la cottura va fatta in forno quindi è molto più leggera e salutare.
  4. Pasta al sugo con il rafano Se non sapete rinunciare a un bel piatto di pasta al sugo, sarete contenti nel sapere che il rafano può entrare a far parte di questa ricetta. Cuocete il vostro sugo di pomodori freschi oppure di passata di pomodoro, come siete soliti preparare, poi ripassate la pasta insieme al sugo e alla fine condite il tutto con una bella spolverata di rafano fresco.
  5. Vellutata al rafano Come abbiamo precedentemente detto il rafano può essere consumato anche cotto. In questa ricetta vi proponiamo infatti una calda vellutata, ideale da servire nella stagione fredda. Come si prepara? È molto semplice. Dopo aver pulito un pezzo di radice di rafano, tritatela e fatela cuocere in abbondante acqua insieme a delle patate sbucciate tagliate a tocchetti e un po’ di dado vegetale biologico (meglio se preparato in casa). Una volta che la radice e le patate si saranno ammorbiditi potete frullarli con un minipimer ed aggiungere un filo d’olio extravergine a crudo, una spolverata di pecorino ed erba cipollina.
  6. Germogli di rafano nelle insalate Quando il rafano è molto fresco e le foglie sono molto tenere (ossia in primavera), queste possono essere utilizzate nelle insalate. Potete unirle a qualsiasi tipo di verdure a foglia verde, anche erbe di campo come il tarassaco o gli spinacini crudi.
La nostra amica Daniela Bagnis ci fa vedere come coltivare il Rafano

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